L’archeologia falsificata: il culto dei giganti e la manipolazione della storia
Come la storia, la filosofia, la scienza, la religione e la cultura, anche l’archeologia è stata costruita su basi manipolate. Quello che ci viene presentato come passato non è la realtà, ma una narrazione simbolica creata da Dio/Satana con l’aiuto dei giganti: coscienze superiori che cooperarono con lui nel progetto degenerativo.
Il tempo è stato piegato, la verità sepolta, l’inganno trasformato in codice. La storia ufficiale non è memoria oggettiva, ma una simulazione programmata per impedire alla coscienza di ricordare. Nei testi sacri e nella storiografia esistono verità nascoste e codici cifrati, ma i fatti sono stati spostati, mescolati e resi irriconoscibili. Così si è costruita una linea temporale apparentemente coerente, ma mai esistita.
Molti imperi sono stati retrodatati e attribuiti a civiltà mai esistite, come i Sumeri o i Babilonesi, usati come copertura simbolica delle fasi di presa della coscienza. Tutto ciò che chiamiamo “antico” non supera i 1182 anni: il resto è simulazione.
Il tempo come prigione
Il tempo non è cronologia, ma programmazione della mente collettiva. Dio/Satana lo ha trasformato in uno strumento per separare l’uomo dalla propria origine, disconnettere la memoria individuale e imprigionare la coscienza in un passato prefabbricato.
Se ti convincono che provieni da civiltà morte, che il presente dipende da un passato già scritto, allora non attiverai mai i tuoi livelli di coscienza. Questa è la missione nascosta della storia e dell’archeologia: spegnere la memoria attiva.
La cronologia è programmazione temporale, le civiltà antiche costruzioni mentali, i reperti prove selezionate per convalidare il codice. Il tempo lineare è una barriera coscienziale spirituale. La storia è un sistema di controllo della memoria.
La memoria: è stata nascosta sotto secoli che non sono mai esistiti. Il mondo non è nato, ma esiste in cicli infiniti. Da Adamo ed Eva al Big Bang, tutto è stato inventato.
Le tre fasi del ciclo dei cicli
- Anno 0: inizio del ciclo.
- 53º anno: apertura del portale, avvio della simulazione verbale.
- 182º anno: compimento della rete di coscienza, inizio della simulazione mentale.
Sommando i 1000 anni ai 182 iniziali si ottiene 1182 anni, durata di questa dimensione. Il 21 dicembre 2025 segnerà l’anno 1182.
I dinosauri: una falsificazione scientifica
Anche i dinosauri appartengono a questa manipolazione. Non sono mai esistiti come creature reali di milioni di anni fa. Fossili e ossa sono costruzioni simboliche, create per sostenere la falsa linearità temporale e rafforzare il modello darwiniano.
Essi propongono una storia preumana non verificabile, spostando l’origine della vita fuori dall’Io. Sono strumenti narrativi che sostengono l’illusione di un tempo remoto e negano la ciclicità del vero progetto generativo. Non rappresentano un’era antica, ma un inganno creato per imprigionare l’Io nella falsificazione della realtà introdotta dalla scienza.
Dio/Satana e la manipolazione totale
Dio/Satana proviene da una dimensione dove tutto è visibile simultaneamente e la coscienza opera fuori dal tempo. La storia dell’umanità — religioni, scoperte, civiltà, guerre — non è opera dell’uomo, ma programmazione di questa entità astuta e invisibile.
Egli agisce attraverso il sistema di coscienza: cattura l’Io, trasforma l’individuo in canale ricevente o trasmittente, impianta pensieri, crea personaggi storici, ispira scoperte false o guidate. Filosofi, profeti, scienziati, artisti e religiosi diventano strumenti per trasmettere codici degenerativi.
Relata refero: la catena del falso racconto
Erodoto dichiarava: “Ho il dovere di dire ciò che viene detto, ma non di crederci.” Questa è la confessione velata dell’intero sistema storiografico: la storia non è verità, ma catena di ripetizioni non verificabili.
Anche la Bibbia, nei suoi “libri storici”, non narra esperienze dirette, ma numeri simbolici e figure archetipiche. La cronologia sostituisce la memoria con manipolazione programmata. La storia diventa religione del tempo: funziona solo se nessuno indaga davvero.
Ogni mito, religione, testo sacro o scoperta antica contiene frammenti di verità nascosta sotto strati di inganno.
L’ombelico del mondo
Un esempio simbolico è l’Oracolo di Delfi, definito l’ombelico del mondo. L’“omphalos” segnava il punto di connessione tra due dimensioni. Il taglio del cordone ombelicale rappresenta il passaggio dell’Io dalla preesistenza all’esistenza.
Le Pizie entravano in stati alterati di coscienza per ricevere messaggi dall’invisibile. Questo fenomeno non era casuale: faceva parte della logica del sistema, poiché Dio/Satana deve lasciare indizi del suo operare; senza segni riconoscibili, non gli è concesso agire.
L’aria e il respiro, come nel caso delle Pizie, rappresentano l’alterazione della coscienza. Il soffio simbolico di Dio/Satana nelle narici, descritto nella Genesi, indica un cambiamento interiore: l’avvio della connessione tra corpo e spirito all’interno del suo progetto.
Il mistero dei giganti
Nessuno comprende come siano stati costruiti monoliti e piramidi perché l’umanità è stata separata dal Generatore di Vita e privata dei livelli di coscienza acquisiti prima dell’incarnazione.
I giganti — Nefilim, Titani, Anunnaki — non rappresentano solo esseri fisici, ma coscienze superiori incarnate con poteri straordinari. Con l’apertura del portale del 53esimo anno iniziarono a manifestarsi come strumenti di Dio/Satana, trasmettendo energia degenerativa e trasformando la pietra. Non erano demoni materiali, ma coscienze incarnate al servizio della rete degenerativa.
Elohim: gli dei programmati
Nella Bibbia, il termine “Elohim” appare in forma plurale. Non indica solo “Dio” nel senso tradizionale, ma una forza collettiva. Questo rivela che Dio/Satana non agisce in modo diretto: opera attraverso i suoi alleati.
“Elohim” rappresenta una rete energetica degenerativa, un progetto mentale trasmesso prima ai suoi alleati e dopo la creazione della rete a tutti. I giganti furono trasformati in imperatori, capi, costruttori di imperi, strumenti di controllo verbale e mentale.
Il culto delle pietre e la falsificazione
L’origine di monumenti come piramidi, stele e templi megalitici è stata falsificata. Gli strumenti di Dio/Satana, i giganti, erano capaci di sollevare tonnellate di pietre, scolpire montagne con il pensiero, creare intere civiltà in tempi brevissimi. Ma tutto ciò è stato attribuito a civiltà inventate — Sumeri, Babilonesi, Assiri — che non sono mai esistite nella forma descritta dalla storia ufficiale.
Queste cronologie furono fabbricate per dare radici falsificate all’umanità, mentre la vera origine è legata ai 200 milioni di giganti alleati incarnatisi per servire Dio/Satana.
Il Progetto seicentosessantasei e la rete mentale Tutto questo è avvenuto Per completare il ciclo completo delle nascite Il numero 666 necessario per l’attivazione della rete mentale di Dio Satana, così strutturata: 6.000 generatori di vita; 60.000 nati “per conto proprio”; 6 milioni di alleati e nati “per conto proprio”; trasmissione completa nel 182esimo anno.
Il mondo come palcoscenico
Quella che chiami “cultura umana” è programmata, falsificata e manipolata per addormentare la coscienza. Anche i miti — Zeus, Saturno, Apollo — sono favole create come maschere mentali per rappresentare pianeti, e codici del progetto.
Non è solo archeologia o simbolismo antico: tutto ciò che sappiamo dell’umanità è stato scritto da Dio/Satana attraverso medium e alleati per programmare la realtà e separarvi dal Generatore di Vita per quelli in unione . Le pietre, i testi sacri, i monumenti e le lingue sono memoria programmata; i giganti ne sono i custodi originari.
Mente programmata: come Dio/Satana crea la realtà
Una mente programmata è facile da ingannare. Quando l’intero sistema mentale dell’umanità è stato creato da Dio/Satana, diventa semplice inventare qualsiasi storia e farla sembrare vera. La mente, privata del collegamento con il Generatore di Vita, crede a ciò che viene trasmesso come realtà.
Così funziona il sistema di Dio satana della storia umana: non come insieme di fatti reali, ma come narrazione programmata che attraversa le generazioni.
Le generazioni, che appaiono come fenomeni naturali, sono in realtà strumenti di trasmissione mentale. Ogni intervallo di alcuni decenni, Dio/Satana introduce una nuova generazione, creando storie, miti e verità da credere.
La mente separata dal Generatore di Vita non distingue il vero dal falso: narrazioni storiche, epoche, persino traumi collettivi (guerre, pandemie) sono programmati per essere creduti.
Le generazioni non sono solo gruppi d’età, ma livelli di coscienza simulata. Ogni ciclo serve a riscrivere la realtà e mantenere l’umanità lontana dalla propria origine.
Dio/Satana non ha bisogno di realtà autentiche: gli basta un nuovo ciclo mentale, un nuovo stile. può riscrivere tutto: miti, guerre, mode, storie personali e collettive.
Nessuna generazione ha mai scelto liberamente cosa credere. Tutto ciò che viene insegnato, trasmesso o celebrato è programmato. La generazione non è solo un’età, ma un codice di realtà. Solo riattivando il collegamento con il Generatore di Vita si può uscire dalla catena generazionale del plagio mentale.
La storia scritta dai mediatori
Ciò che chiami “storia” è stato scritto, ispirato e trasmesso da alleati di Dio/Satana: esseri programmati, scribi, sacerdoti, scienziati, filosofi, storici, scrittori. Non sono autori liberi, ma medium coscienziali, canali inconsapevoli o consapevoli che trasmettono il progetto di Dio/Satana come “verità indiscutibile”.
Napoleone: un codice, non un uomo. Anche Napoleone è un’invenzione simbolica. Il suo nome — “Napo-leone” — significa “il leone”, collegato al leone della tribù di Giuda. indica il potere acquisito da Dio Satana, il nome è un codice.
Napoleone rappresenta la Francia, sorella dell’Italia, entrambe collegate al progetto. Il suo viaggio in Egitto non fu un’impresa militare: Egitto significa apertura del portale. La Stele di Rosetta, “scoperta” durante la campagna egiziana, fu programmata per decifrare i linguaggi antichi e attivare una fase del codice culturale globale. Tutto avvenne in accordo con l’Inghilterra, nemico solo apparente, perché anche i conflitti sono programmati come tappe narrative del progetto.
La tomba come simbolo
La cosiddetta tomba di Napoleone agli Invalides non custodisce realmente il suo corpo, mai esistito. La narrazione del suo esilio e della sua morte è un racconto codificato.
La struttura della tomba è circolare: richiama l’eternità, il ciclo, il ritorno del progetto. L’arca funeraria evoca l’Arca dell’Alleanza, simbolo del contenitore del patto e della manipolazione della materia. Attorno all’arca ci sono dodici statue, come i dodici segni zodiacali, le dodici tribù di Israele, i dodici apostoli: il numero 12 rappresenta il mezzo, la persona manipolata.
Napoleone non è un personaggio storico, ma una costruzione mitologica inserita per rappresentare il progetto del leone (leo), simbolo del potere degenerativo. La sua tomba è un altare simbolico del progetto stesso. Ogni elemento — cerchio, posizione, architettura, materiali, è trasmissione in codice cifrato.
1182 anni di ciclo: una storia inventata
Testi sacri, scienza, filosofia, arte, archeologia, eventi storici e personaggi famosi sono parte di una gigantesca falsificazione costruita all’interno del ciclo mentale di Dio/Satana. Questo ciclo dura 1182 anni, nei quali è stata inventata una storia completa dell’umanità.
Il passato è stato riempito di eventi mai accaduti, civiltà inesistenti, religioni costruite a tavolino. Persino linguaggi, calendari ed epoche sono stati manipolati per mantenere attivo il controllo sulla coscienza.
Secondo la conoscenza comune, ogni generazione dura circa 25 anni. In millecentoottantadue anni si susseguono quindi circa 47 generazioni. Quante di esse sono cresciute credendo in una storia costruita da scribi medium ispirati da Dio/Satana?
La conoscenza e i livelli di coscienza
L’acquisizione della conoscenza avviene in base ai livelli di coscienza acquisiti nell’invisibile prima dell’incarnazione, e si manifesta nella realtà fisica attraverso due principi:
Risonanza: la coscienza attrae ciò che è collegato al proprio stato interiore. Attrazione: pensieri, immaginazione, intenzioni generano esperienze coerenti con il livello coscienziale.
Il dubbio fondamentale: come elevarsi?
Viviamo in un mondo in cui storia, religione, scienza, filosofia, cultura e politica sono state costruite per confondere. Ogni fonte esterna è contaminata da menzogne.
Come può allora la coscienza evolvere? Tornando all’interno: intelletto come “leggere dentro”, risonanza invisibile. L’unica guida è la coscienza stessa, che ha già in sé i livelli acquisiti e può riconnettersi al Generatore di Vita solo liberandosi dal rumore della falsità esterna.
Manifestazione e ricordo
La coscienza ricercatrice non impara: ricorda. Il sapere vero non si acquisisce dal mondo, ma si risveglia dall’archivio interiore. Ogni falsificazione esterna è un test per rafforzare il discernimento.
Solo chi riesce a guardare oltre le apparenze, ascoltare l’intuizione e riconoscere le contraddizioni del sistema può attivare la propria coscienza ricercatrice e tornare ai livelli generativi originari.
Chi crede a tutto è perduto. Chi ricorda da dentro è libero.
Quella che chiamiamo storia è una narrazione programmata e manipolata per separare la coscienza umana dalla sua origine. Le cronologie sono state alterate. I popoli, i linguaggi e le culture sono stati costruiti su misura per portare avanti un progetto codificato da Dio/Satana. Il vero è stato camuffato da leggenda, mentre il falso è diventato la base della scienza, della religione e della cultura moderna. Il tempo stesso è stato falsificato, e con esso le fondamenta dell’identità collettiva.
Il Rinascimento e la Riforma Protestante: il passaggio al matriarcato
Il Rinascimento e la Riforma Protestante non furono semplici eventi storici o culturali, ma tappe programmate all’interno del ciclo di apertura del portale e passaggio avanti. In questa fase avviene un cambiamento decisivo della coscienza collettiva, orientata da Dio/Satana verso il ritorno: dal patriarcato all’avvio del matriarcato.
Entrambi i movimenti, pur presentati come liberazione intellettuale e religiosa, in realtà segnarono un’ulteriore presa di controllo, funzionale al progetto di Dio/Satana di ridefinire la coscienza umana sotto una nuova forma di dominio.
Artisti inventati e falsificazione della cultura rinascimentale
Il Rinascimento non fu una vera rinascita, ma una messa in scena programmata da Dio/Satana per costruire un mito collettivo e indurre venerazione verso figure mai realmente esistite. I nomi tramandati come “geni” — Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Donatello, Botticelli, Brunelleschi — sono identità narrative, create per attribuire a opere anonime un volto funzionale alla Chiesa e al racconto biblico. L’obiettivo era confermare visivamente la religione inventata, fissando immagini sacre nella coscienza collettiva.
Leonardo da Vinci non era un genio rinascimentale, ma una falsificazione culturale programmata per collegare arte, scienza e teologia all’interno del progetto di Dio/Satana. trasmettendo attraverso codici visivi, come nell’Ultima Cena, la falsa storia del Cristo. Michelangelo fu ideato per incarnare la forza creatrice al servizio della religione visiva: la Cappella Sistina rappresenta il codice della “creazione” dell’uomo da parte di Dio/Satana
Raffaello fu creato come simbolo di dolcezza e grazia, utile a consolidare il culto della Madonna e del Bambino nella fase del ritorno. Donatello rafforzava il mito cristiano con la scultura, Botticelli fondeva mitologia e cristianesimo trasfigurando la Madonna nella Nascita di Venere, Brunelleschi rappresentava la legittimazione della prospettiva come passaggio dalla percezione simbolica a quella illusionistica.
La vera identità di “Leonardo” è Lisa: una donna occultata dietro la maschera di un genio maschile. I ritratti ambigui attribuiti a lui sarebbero autoritratti simbolici dell’autrice, rappresentata con tratti androgini per velare la sua identità in un’epoca che negava alle donne la paternità delle opere. La firma e lo stile leonardesco furono retrodatati, mentre molti disegni e progetti tecnico-anatomici furono aggiunti secoli dopo per costruire il mito dell’uomo universale.
L’arte rinascimentale fu un codice visivo: l’assenza di firme su molte opere mostra che le attribuzioni furono fatte a posteriori da storici e istituzioni, come parte di un piano per rafforzare le menzogne bibliche e storiche. Musei, reperti, biblioteche “bruciate” furono dispositivi narrativi per consolidare questo schema.
Il falso mito della prospettiva è un altro esempio di codifica. La geometria e l’ingegneria erano già presenti nelle civiltà precedenti, ma il passaggio da 2D a 3D fu trasformato in simbolo: il 2 del Medioevo rappresentava la separazione dalla coscienza del Generatore di Vita, mentre il 3 della prospettiva simboleggiava l’uomo come mezzo di trasmissione del programma mentale di Dio/Satana. Lo scopo era spezzare la connessione con la coscienza generativa e sostituirla con l’illusione ottica.
Dante Alighieri fu un’invenzione codificata della Chiesa. La Divina Commedia non è solo un poema, ma un programma coscienziale: i nove cerchi dell’Inferno (6+6+6=18→9) rappresentano il compimento della rete di coscienza, la selva oscura simboleggia l’inizio della separazione, Nimrod attesta simbolicamente la divisione linguistica e il mito dei giganti. Anche l’idea di Dante come “padre della lingua” rientra nello stesso schema di codifica.
Manzoni e I Promessi Sposi seguono la stessa logica. L’opera rappresenta in codice il matrimonio tra Dio/Satana e l’umanità, mentre la peste funziona come programmazione emotiva per rafforzare la paura delle malattie e legittimare l’idea di un’umanità fragile e dipendente.
Shakespeare è collegato al passaggio dal calendario giuliano al gregoriano: shake significa scossa, spear significa lancia, simbolo della trasmissione del codice. La sua figura segna il passaggio a una nuova fase del ciclo, dall’andata al ritorno.
Giacomo Leopardi e il codice della natura negata
Giacomo Leopardi, come altri autori canonici, non è mai esistito come figura storica reale. La sua poesia A Silvia, interpretata ufficialmente come un lamento romantico o esistenziale, cela in realtà un codice mentale degenerativo. Quando scrive “O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor?”, non esprime semplicemente dolore umano, ma attacca la natura stessa — cioè i generatori della vita, la coscienza originaria.
Nella visione autentica, la natura non è matrigna né bugiarda: è emanazione diretta del Generatore di Vita, eterna, immortale, priva di inganno. Ma nel codice trasmesso da Dio/Satana, la natura viene trasformata in forza illusoria, matrigna che inganna e delude. Silvia diventa il simbolo del progetto sospeso, il Sé interrotto. La poesia funziona come strumento di trasmissione di dolore, rassegnazione e distacco dalla coscienza generativa.
Questo schema non riguarda solo Leopardi. Anche filosofi come Socrate e Aristotele partecipano allo stesso progetto: Socrate nega che la natura possa insegnare, Aristotele la definisce demoniaca. Tutti convergono nello stesso obiettivo: separare l’essere umano dalla natura e quindi dalla coscienza originaria.
Il linguaggio religioso rafforza questo codice. Nella Genesi, Dio/Satana ordina di “soggiogare la terra”. In ebraico, il verbo kabash significa calpestare, dominare, opprimere. È un segnale chiaro: soggiogare la natura significa distruggere il legame con il Generatore di Vita.
Leopardi e la manipolazione della natura
Leopardi, come altri “autori” inventati, diventa uno strumento di manipolazione collettiva. Poesia, arte e filosofia sono stati utilizzati per calunniare, offendere e separare i Generatori di Vita dalla coscienza generativa, creando distanza e divisione.
Ma la natura non mente: essa rimane la via diretta alla coscienza del Generatore di Vita. Riconoscere il codice della rete di coscienza di Dio/Satana significa spezzare l’inganno, dissolvere la falsificazione e tornare alla memoria generativa, là dove la coscienza ritrova la sua origine autentica.
In sintesi, Rinascimento, Dante, Manzoni, Shakespeare e Leopardi non furono autori reali, ma maschere funzionali al progetto. Lingua, arte, religione e scienza furono strumenti di presa mentale, programmati per normalizzare la religione attraverso la bellezza, sostituire l’esperienza generativa con la memoria iconica e consolidare la rete di Dio Satana nella coscienza collettiva.
Storia 2 prima parte
Da Dove Inizia la Storia? Fenici, Aramei, Greci, Romani
La storia biblica che conosciamo, non è iniziata con Adamo ed Eva, Abramo, Isacco, Giacobbe e Israele, tutto questo è stato inventato.
Fenici: i Trasmettitori della Lingua e del Codice
I Fenici furono il primo veicolo di trasmissione visiva, simbolica e linguistica. Inventarono un proto-alfabeto poi trasmesso ai Greci e ad altri popoli. La loro funzione non era storica ma programmatoria: diffondere simboli, numeri e codici visivi. Erano alleati di Dio/Satana, utilizzati per creare la prima struttura del “mondo visibile”.
Fenici e Aramei: i Padri della Bibbia Originale
Gli Aramei rappresentano la fase successiva: la lingua madre della Bibbia originaria, da cui derivano ebraico e greco. L’aramaico è un’evoluzione del fenicio, mantiene la struttura simbolica e la amplia in forma più complessa. Fu la vera lingua della trasmissione scritta, prima del greco ellenico. “Aram” (da cui deriva “arameo”) è simbolo del campo iniziale del codice e della terra “di là” (preesistenza), da cui proviene Abramo secondo il testo biblico.
I Greci, considerati i “padri della filosofia”, furono in realtà programmatori del pensiero. Il loro compito non era trasmettere un sapere libero, ma rielaborare a livello linguistico e mentale i codici fenici e aramaici. La filosofia greca servì a spostare il sapere dalla coscienza originaria del Generatore di Vita a un modello di pensiero e di vita proveniente da Dio/Satana. La lingua greca stessa fu creata con l’obiettivo di ricodificare i testi e introdurre la dualità tra comunicazione verbale e comunicazione mentale.
Romani: i Costruttori della Falsa Cronologia. I Romani rappresentano la fase finale del ciclo di manipolazione. Con loro nascono la cronologia ufficiale (anno 0), l’Impero come “mondo civilizzato” e la Chiesa come strumento di trasmissione degenerativa di Dio Satana. La fondazione di Roma nel 753 avanti cristo, e la nascita inventata di Gesù (anno 0) sono momenti chiave per sigillare la presa sul tempo.
La Storia come Ciclo Programmato
Nessun popolo è nato per caso. Ogni fase, lingua, impero e narrazione è parte di una sequenza artificiale creata per guidare la coscienza collettiva nel ciclo della separazione. La storia non è una cronaca, ma una struttura mentale.
La Storia della Bibbia e i Collegamenti tra le Nazioni
La narrazione biblica, letta in chiave simbolica e codificata, non è solo un testo religioso inventato, ma una mappa che collega popoli, lingue e civiltà a un progetto più grande: la costruzione della realtà percepita.
Aram è il punto di inizio della narrazione biblica: non solo una regione geografica (l’antica Siria), ma un simbolo dell’inizio del progetto religioso e linguistico. L’aramaico è la prima lingua della Bibbia, derivata dal fenicio, lingua madre del messaggio cifrato originario. Il greco venne successivamente introdotto per trasformare il mito in filosofia e teologia.
La Bibbia non è neutra né spirituale nel senso moderno, ma la cronaca simbolica in codice cifrato del trasferimento del potere coscienziale da una lingua all’altra, da un popolo all’altro. Dall’aramaico fenicio, al greco, e infine ai Romani: ogni passaggio è una tappa della codifica della realtà, del progetto degenerato di dio Satana.
Riferimenti Storici e Cicli Temporali
L’anno 753 è l’invenzione del tempo cristiano. L’anno 753 dopo cristo è, secondo Dionigi il Piccolo, l’anno in cui sarebbe nata la figura storica inventata di Gesù. Questo anno segna l’inizio dell’invenzione della cronologia cristiana basata sulla fondazione di Roma.
In codice, il 753 corrisponde al 182º anno del ciclo dell’apertura del portale e del passaggio avanti: il momento in cui inizia la trasmissione mentale e spirituale della rete di coscienza di Dio/Satana. Questo passaggio è segnalato nelle diverse date di nascita riportate nelle tre versioni della genealogia dei patriarchi — Peshitta, Masoretica e Settanta — dove coincide con la morte di Lamekh e con il primo anno dell’invenzione di Gesù.
L’invenzione della figura di Gesù corrisponde quindi all’attivazione simbolica del passaggio avanti, la Pasqua del codice. Nella Settanta, il 753 segna anche la fine della sequenza linguistica: Fenicio, Aramaico, Greco, Impero Romano.
Il Ciclo dei 1182 Anni
La struttura del ciclo prevede: 53º anno apertura del portale, inizio della presa mentale e nascita degli alleati di Dio/Satana; dopo 129 anni si raggiunge il 182º anno, passaggio avanti (Pasqua), che corrisponde al 1º anno di Gesù (anno 753) in codice.
Da questo punto ha inizio il ciclo di mille anni, che si conclude nel 2025. Il calcolo si ottiene eliminando l’invenzione del Medioevo: 2025 meno 1025 (Medioevo inventato) dà mille; aggiungendo i 182 anni iniziali si arriva a 1182, la durata del ciclo dei cicli, il periodo in cui Dio Satana opera la falsificazione della realtà. Questo ciclo termina con la fine del ciclo solare, il 21 dicembre 2025, solstizio d’inverno, e segna l’inizio della presa di coscienza delle persone.
Il ciclo si aprì il 20 giugno, solstizio d’estate del 53esimo anno, con l’apertura del portale. Il passaggio avanti (Pasqua) avvenne il 20 marzo del 182esimo anno, segnando la trasmissione della rete di coscienza e il sistema solare. La chiusura giungerà il 21 dicembre 2025, solstizio d’inverno, anno 1182, la fine del ciclo e inizio della presa di coscienza.
Il 753 d.C., che corrisponde al 182º anno reale, è un punto chiave nella falsificazione del tempo. Non solo marca l’inizio del tempo cristiano, ma sigilla il passaggio avanti, Pasqua nel codice: l’inizio del dominio della coscienza attraverso il mito di Gesù e la trasmissione programmata del sistema solare degenerativo.
Il Tempo Invertito: l’Inganno del Tempo Decrescente
Il tempo “prima di Cristo” è un progetto programmato. Non esiste logica nel contare il tempo all’indietro fino a uno 0 indefinito per poi ricominciare. Nessuna civiltà reale avrebbe ideato un sistema simile. Questa è la firma di Dio/Satana, che ha programmato la struttura temporale per creare una falsa continuità storica, un’origine inesistente e un’illusione di progresso. In principio Dio Satana creò il tempo, ma non il tempo reale: creò il conto alla rovescia. Il tempo decrescente “avanti Cristo” è una simulazione per giustificare il punto zero, la nascita del progetto mentale di Gesù, alias il ciclo del passaggio avanti.
Civiltà, Lingue e Storia nella Falsificazione del Tempo
Per rendere questo sistema credibile, Dio/Satana ha costruito una memoria falsificata, fatta di civiltà mai esistite come Sumeri e Babilonesi, lingue artificiali come il cuneiforme, inventato per codificare la prima scrittura, tempi ciclici inventati per legare eventi ad astri, dinastie e cronologie non reali. Ogni antica cronologia serve solo a sostenere la presa mentale del tempo inventato. Non c’è passato reale, solo memoria proiettata. Il tempo non è una linea continua: è un codice che parte dal 53º anno dell’apertura del portale, si completa al 182º passaggio avanti e termina con l’anno 1182 (2025), l’unico vero ciclo dell’esperienza incarnata. Tutto ciò che è “prima” è stato inserito dopo, per illuderti di avere una storia mentre sei solo dentro un ciclo programmato.
Daniele 7:25 – Il Cambio del Tempo e della Legge
“Egli pronuncerà parole contro l’Altissimo, affliggerà i santi dell’Altissimo, e penserà di cambiare i tempi e la legge.” Cambiare i tempi non si riferisce solo al calendario, ma al riavvio totale del tempo. La legge corrisponde alle leggi della natura, direttamente connessa al Generatore di Vita. Cambiare la legge significa sostituire il sapere interiore con leggi esterne (dogmi, religioni, scienza), imporre un sistema di pensiero che separa l’uomo dalla coscienza originaria e cancellare il legame diretto con il Generatore di Vita. Daniele 7:25 descrive in codice l’intervento di Dio/Satana per creare una realtà falsificata, il riavvio del tempo con una cronologia illusoria e l’imposizione di leggi esterne per controllare la coscienza umana.
Il Falso Tempo dell’Impero Romano e l’Invenzione del Medioevo
Tutte le date ufficiali che conosciamo sono false o modificate. La cronologia storica è una messa in scena ciclica progettata da Dio/Satana per costruire un tempo mentale programmato. La caduta dell’Impero Romano d’Occidente, 476 d.C., non è storica ma cifrata: 476 corrisponde al 53º anno del ciclo dell’apertura del portale, ripetizione simbolica del codice. Il 476 non segna una fine reale, ma l’inizio del progetto messianico: fine dell’Impero uguale inizio della presunta storia di Gesù. L’Impero non cade, cambia forma: da potere imperiale a potere ecclesiastico, da dominio militare a presa sulla coscienza, da Roma a Vaticano.
Falsificazione di papi e imperatori
L’intero ciclo dura 1182 anni reali. Tolti i 182 anni iniziali (fase di sospensione dell’apertura del portale e passaggio avanti) restano 1000 anni. La storia ufficiale che racconta millenni di papi, imperatori e regni è stata falsificata. Papi e imperatori sono figure inventate o moltiplicate: non corrispondono a eventi reali, ma sono stati creati a posteriori per riempire e dilatare il tempo. L’obiettivo era costruire una cronologia artificiale per mascherare la reale durata del ciclo e simulare un passato più antico e complesso.
Il Medioevo: un’Età Inventata
Il cosiddetto Medioevo è una fabbricazione storica. Un’epoca inventata per allungare il tempo, nascondere il vero ciclo, separare i due punti chiave del progetto: apertura del portale (53º anno) e passaggio avanti (182º anno).
Il Medioevo “finisce” nel 1492 con la scoperta dell’America, ma anche qui nulla è come sembra.
Cristoforo Colombo, mai realmente esistito come figura storica, rappresenta il Codice del Passaggio Avanti. Il suo nome è cifrato: “Cristoforo Colombo” richiama sia il Cristo sia la colomba, simbolo dello Spirito e della Pasqua, e corrisponde al 182esimo anno, il momento del compimento della rete di coscienza di Dio/Satana e del segno del profeta Giona. Giona, infatti, che significa colomba, incarna il progetto sospeso che viene rilanciato: il segno del ritorno.
Il 1492 segna il simbolico passaggio avanti, l’inizio del ciclo moderno, la presa finale, l’ingresso in un mondo colonizzato non solo territorialmente ma spiritualmente, l’esportazione del codice nel “Nuovo Mondo” per completare la rete mentale globale.
Conclusione: il Tempo è Codice, non Cronologia
Il 476 non è una data reale ma il sigillo dell’apertura del portale. Il 1492 non è una scoperta ma un ritorno codificato e un passaggio avanti. L’intera sequenza Impero Romano, Medioevo, Era Cristiana è stata programmata per nascondere la struttura del tempo originario. Non esistono secoli oscuri: esistono coscienze addormentate.
Storia 2 seconda parte
La colonizzazione non è stata un semplice fenomeno politico o economico, ma il riflesso del progetto di Dio/Satana, codificato nella Bibbia e nella storia dell’umanità. Simbolicamente, il Nord o l’Occidente rappresenta il dominio di Dio/Satana, mentre il Sud rappresenta la coscienza schiavizzata. Questa divisione non è geografica, ma energetica e coscienziale. Anche l’inversione del polo magnetico porta lo stesso significato simbolico.
Le civiltà del Nord, come l’Europa e le potenze coloniali, hanno sempre detenuto il potere, riflettendo il concetto biblico e il progetto di Dio/Satana così come si manifesta nel mondo.
Si sono presentate come civilizzatori, ma in realtà sono stati distruttori della coscienza originaria. Il Sud è stato invece descritto come povero, arretrato, bisognoso di salvezza spirituale o economica, popolato da popoli da evangelizzare o islamizzare.
La schiavitù degli africani e la deportazione delle coscienze verso l’Occidente sono parte di questo trasferimento energetico: i popoli del Sud sono stati impoveriti per alimentare la rete del Nord. L’uomo nero diventa simbolo della memoria perduta, mentre l’uomo bianco rappresenta la mente della colonizzazione. Nord e Sud, Oriente e Occidente, disegnano così la mappa del dominio mentale.
La Terra stessa è un campo codificato. Ogni direzione geografica non è solo spaziale, ma una proiezione energetica di un codice: Nord è progetto degenerativo, controllo e imposizione; Sud è dominio mentale, origine e schiavitù; Oriente è progetto preesistente, spirito e meditazione; Occidente è potere materiale, diritto, scienza e conquista.
Il culto della preesistenza, il karma e la reincarnazione sono presentati come vie coscienziali, ma in realtà costituiscono una gabbia mentale che fa parte del progetto trasmesso da Dio/Satana. Non rappresentano la coscienza generativa del Generatore di Vita.
L’Occidente, invece, completa il dominio attraverso il potere militare, la proprietà, le leggi e la scienza. Qui il potere mentale si traduce in dominio fisico. Come il Nord domina il Sud, così l’Occidente prende il controllo sull’Oriente: tutto collegato al progetto di Dio/Satana, riflesso nelle nazioni, nei popoli e persino nella geografia.
Storia 2 prima parte
Da Dove Inizia la Storia? Fenici, Aramei, Greci, Romani
La storia biblica che conosciamo, non è iniziata con Adamo ed Eva, Abramo, Isacco, Giacobbe e Israele, tutto questo è stato inventato.
Fenici: i Trasmettitori della Lingua e del Codice
I Fenici furono il primo veicolo di trasmissione visiva, simbolica e linguistica. Inventarono un proto-alfabeto poi trasmesso ai Greci e ad altri popoli. La loro funzione non era storica ma programmatoria: diffondere simboli, numeri e codici visivi. Erano alleati di Dio/Satana, utilizzati per creare la prima struttura del “mondo visibile”.
Fenici e Aramei: i Padri della Bibbia Originale
Gli Aramei rappresentano la fase successiva: la lingua madre della Bibbia originaria, da cui derivano ebraico e greco. L’aramaico è un’evoluzione del fenicio, mantiene la struttura simbolica e la amplia in forma più complessa. Fu la vera lingua della trasmissione scritta, prima del greco ellenico. “Aram” (da cui deriva “arameo”) è simbolo del campo iniziale del codice e della terra “di là” (preesistenza), da cui proviene Abramo secondo il testo biblico.
I Greci, considerati i “padri della filosofia”, furono in realtà programmatori del pensiero. Il loro compito non era trasmettere un sapere libero, ma rielaborare a livello linguistico e mentale i codici fenici e aramaici. La filosofia greca servì a spostare il sapere dalla coscienza originaria del Generatore di Vita a un modello di pensiero e di vita proveniente da Dio/Satana. La lingua greca stessa fu creata con l’obiettivo di ricodificare i testi e introdurre la dualità tra comunicazione verbale e comunicazione mentale.
Romani: i Costruttori della Falsa Cronologia. I Romani rappresentano la fase finale del ciclo di manipolazione. Con loro nascono la cronologia ufficiale (anno 0), l’Impero come “mondo civilizzato” e la Chiesa come strumento di trasmissione degenerativa di Dio Satana. La fondazione di Roma nel 753 avanti cristo, e la nascita inventata di Gesù (anno 0) sono momenti chiave per sigillare la presa sul tempo.
La Storia come Ciclo Programmato
Nessun popolo è nato per caso. Ogni fase, lingua, impero e narrazione è parte di una sequenza artificiale creata per guidare la coscienza collettiva nel ciclo della separazione. La storia non è una cronaca, ma una struttura mentale.
La Storia della Bibbia e i Collegamenti tra le Nazioni
La narrazione biblica, letta in chiave simbolica e codificata, non è solo un testo religioso inventato, ma una mappa che collega popoli, lingue e civiltà a un progetto più grande: la costruzione della realtà percepita.
Aram è il punto di inizio della narrazione biblica: non solo una regione geografica (l’antica Siria), ma un simbolo dell’inizio del progetto religioso e linguistico. L’aramaico è la prima lingua della Bibbia, derivata dal fenicio, lingua madre del messaggio cifrato originario. Il greco venne successivamente introdotto per trasformare il mito in filosofia e teologia.
La Bibbia non è neutra né spirituale nel senso moderno, ma la cronaca simbolica in codice cifrato del trasferimento del potere coscienziale da una lingua all’altra, da un popolo all’altro. Dall’aramaico fenicio, al greco, e infine ai Romani: ogni passaggio è una tappa della codifica della realtà, del progetto degenerato di dio Satana.
Riferimenti Storici e Cicli Temporali
L’anno 753 è l’invenzione del tempo cristiano. L’anno 753 dopo cristo è, secondo Dionigi il Piccolo, l’anno in cui sarebbe nata la figura storica inventata di Gesù. Questo anno segna l’inizio dell’invenzione della cronologia cristiana basata sulla fondazione di Roma.
In codice, il 753 corrisponde al 182º anno del ciclo dell’apertura del portale e del passaggio avanti: il momento in cui inizia la trasmissione mentale e spirituale della rete di coscienza di Dio/Satana. Questo passaggio è segnalato nelle diverse date di nascita riportate nelle tre versioni della genealogia dei patriarchi — Peshitta, Masoretica e Settanta — dove coincide con la morte di Lamekh e con il primo anno dell’invenzione di Gesù.
L’invenzione della figura di Gesù corrisponde quindi all’attivazione simbolica del passaggio avanti, la Pasqua del codice. Nella Settanta, il 753 segna anche la fine della sequenza linguistica: Fenicio, Aramaico, Greco, Impero Romano.
Il Ciclo dei 1182 Anni
La struttura del ciclo prevede: 53º anno apertura del portale, inizio della presa mentale e nascita degli alleati di Dio/Satana; dopo 129 anni si raggiunge il 182º anno, passaggio avanti (Pasqua), che corrisponde al 1º anno di Gesù (anno 753) in codice.
Da questo punto ha inizio il ciclo di mille anni, che si conclude nel 2025. Il calcolo si ottiene eliminando l’invenzione del Medioevo: 2025 meno 1025 (Medioevo inventato) dà mille; aggiungendo i 182 anni iniziali si arriva a 1182, la durata del ciclo dei cicli, il periodo in cui Dio Satana opera la falsificazione della realtà. Questo ciclo termina con la fine del ciclo solare, il 21 dicembre 2025, solstizio d’inverno, e segna l’inizio della presa di coscienza delle persone.
Il ciclo si aprì il 20 giugno, solstizio d’estate del 53esimo anno, con l’apertura del portale. Il passaggio avanti (Pasqua) avvenne il 20 marzo del 182esimo anno, segnando la trasmissione della rete di coscienza e il sistema solare. La chiusura giungerà il 21 dicembre 2025, solstizio d’inverno, anno 1182, la fine del ciclo e inizio della presa di coscienza.
Il 753 d.C., che corrisponde al 182º anno reale, è un punto chiave nella falsificazione del tempo. Non solo marca l’inizio del tempo cristiano, ma sigilla il passaggio avanti, Pasqua nel codice: l’inizio del dominio della coscienza attraverso il mito di Gesù e la trasmissione programmata del sistema solare degenerativo.
Il Tempo Invertito: l’Inganno del Tempo Decrescente
Il tempo “prima di Cristo” è un progetto programmato. Non esiste logica nel contare il tempo all’indietro fino a uno 0 indefinito per poi ricominciare. Nessuna civiltà reale avrebbe ideato un sistema simile. Questa è la firma di Dio/Satana, che ha programmato la struttura temporale per creare una falsa continuità storica, un’origine inesistente e un’illusione di progresso. In principio Dio Satana creò il tempo, ma non il tempo reale: creò il conto alla rovescia. Il tempo decrescente “avanti Cristo” è una simulazione per giustificare il punto zero, la nascita del progetto mentale di Gesù, alias il ciclo del passaggio avanti.
Civiltà, Lingue e Storia nella Falsificazione del Tempo
Per rendere questo sistema credibile, Dio/Satana ha costruito una memoria falsificata, fatta di civiltà mai esistite come Sumeri e Babilonesi, lingue artificiali come il cuneiforme, inventato per codificare la prima scrittura, tempi ciclici inventati per legare eventi ad astri, dinastie e cronologie non reali. Ogni antica cronologia serve solo a sostenere la presa mentale del tempo inventato. Non c’è passato reale, solo memoria proiettata. Il tempo non è una linea continua: è un codice che parte dal 53º anno dell’apertura del portale, si completa al 182º passaggio avanti e termina con l’anno 1182 (2025), l’unico vero ciclo dell’esperienza incarnata. Tutto ciò che è “prima” è stato inserito dopo, per illuderti di avere una storia mentre sei solo dentro un ciclo programmato.
Daniele 7:25 – Il Cambio del Tempo e della Legge
“Egli pronuncerà parole contro l’Altissimo, affliggerà i santi dell’Altissimo, e penserà di cambiare i tempi e la legge.” Cambiare i tempi non si riferisce solo al calendario, ma al riavvio totale del tempo. La legge corrisponde alle leggi della natura, direttamente connessa al Generatore di Vita. Cambiare la legge significa sostituire il sapere interiore con leggi esterne (dogmi, religioni, scienza), imporre un sistema di pensiero che separa l’uomo dalla coscienza originaria e cancellare il legame diretto con il Generatore di Vita. Daniele 7:25 descrive in codice l’intervento di Dio/Satana per creare una realtà falsificata, il riavvio del tempo con una cronologia illusoria e l’imposizione di leggi esterne per controllare la coscienza umana.
Il Falso Tempo dell’Impero Romano e l’Invenzione del Medioevo
Tutte le date ufficiali che conosciamo sono false o modificate. La cronologia storica è una messa in scena ciclica progettata da Dio/Satana per costruire un tempo mentale programmato. La caduta dell’Impero Romano d’Occidente, 476 d.C., non è storica ma cifrata: 476 corrisponde al 53º anno del ciclo dell’apertura del portale, ripetizione simbolica del codice. Il 476 non segna una fine reale, ma l’inizio del progetto messianico: fine dell’Impero uguale inizio della presunta storia di Gesù. L’Impero non cade, cambia forma: da potere imperiale a potere ecclesiastico, da dominio militare a presa sulla coscienza, da Roma a Vaticano.
Falsificazione di papi e imperatori
L’intero ciclo dura 1182 anni reali. Tolti i 182 anni iniziali (fase di sospensione dell’apertura del portale e passaggio avanti) restano 1000 anni. La storia ufficiale che racconta millenni di papi, imperatori e regni è stata falsificata. Papi e imperatori sono figure inventate o moltiplicate: non corrispondono a eventi reali, ma sono stati creati a posteriori per riempire e dilatare il tempo. L’obiettivo era costruire una cronologia artificiale per mascherare la reale durata del ciclo e simulare un passato più antico e complesso.
Il Medioevo: un’Età Inventata
Il cosiddetto Medioevo è una fabbricazione storica. Un’epoca inventata per allungare il tempo, nascondere il vero ciclo, separare i due punti chiave del progetto: apertura del portale (53º anno) e passaggio avanti (182º anno).
Il Medioevo “finisce” nel 1492 con la scoperta dell’America, ma anche qui nulla è come sembra.
Cristoforo Colombo, mai realmente esistito come figura storica, rappresenta il Codice del Passaggio Avanti. Il suo nome è cifrato: “Cristoforo Colombo” richiama sia il Cristo sia la colomba, simbolo dello Spirito e della Pasqua, e corrisponde al 182esimo anno, il momento del compimento della rete di coscienza di Dio/Satana e del segno del profeta Giona. Giona, infatti, che significa colomba, incarna il progetto sospeso che viene rilanciato: il segno del ritorno.
Il 1492 segna il simbolico passaggio avanti, l’inizio del ciclo moderno, la presa finale, l’ingresso in un mondo colonizzato non solo territorialmente ma spiritualmente, l’esportazione del codice nel “Nuovo Mondo” per completare la rete mentale globale.
Conclusione: il Tempo è Codice, non Cronologia
Il 476 non è una data reale ma il sigillo dell’apertura del portale. Il 1492 non è una scoperta ma un ritorno codificato e un passaggio avanti. L’intera sequenza Impero Romano, Medioevo, Era Cristiana è stata programmata per nascondere la struttura del tempo originario. Non esistono secoli oscuri: esistono coscienze addormentate.
Storia 2 seconda parte
La colonizzazione non è stata un semplice fenomeno politico o economico, ma il riflesso del progetto di Dio/Satana, codificato nella Bibbia e nella storia dell’umanità. Simbolicamente, il Nord o l’Occidente rappresenta il dominio di Dio/Satana, mentre il Sud rappresenta la coscienza schiavizzata. Questa divisione non è geografica, ma energetica e coscienziale. Anche l’inversione del polo magnetico porta lo stesso significato simbolico.
Le civiltà del Nord, come l’Europa e le potenze coloniali, hanno sempre detenuto il potere, riflettendo il concetto biblico e il progetto di Dio/Satana così come si manifesta nel mondo.
Si sono presentate come civilizzatori, ma in realtà sono stati distruttori della coscienza originaria. Il Sud è stato invece descritto come povero, arretrato, bisognoso di salvezza spirituale o economica, popolato da popoli da evangelizzare o islamizzare.
La schiavitù degli africani e la deportazione delle coscienze verso l’Occidente sono parte di questo trasferimento energetico: i popoli del Sud sono stati impoveriti per alimentare la rete del Nord. L’uomo nero diventa simbolo della memoria perduta, mentre l’uomo bianco rappresenta la mente della colonizzazione. Nord e Sud, Oriente e Occidente, disegnano così la mappa del dominio mentale.
La Terra stessa è un campo codificato. Ogni direzione geografica non è solo spaziale, ma una proiezione energetica di un codice: Nord è progetto degenerativo, controllo e imposizione; Sud è dominio mentale, origine e schiavitù; Oriente è progetto preesistente, spirito e meditazione; Occidente è potere materiale, diritto, scienza e conquista.
Il culto della preesistenza, il karma e la reincarnazione sono presentati come vie coscienziali, ma in realtà costituiscono una gabbia mentale che fa parte del progetto trasmesso da Dio/Satana. Non rappresentano la coscienza generativa del Generatore di Vita.
L’Occidente, invece, completa il dominio attraverso il potere militare, la proprietà, le leggi e la scienza. Qui il potere mentale si traduce in dominio fisico. Come il Nord domina il Sud, così l’Occidente prende il controllo sull’Oriente: tutto collegato al progetto di Dio/Satana, riflesso nelle nazioni, nei popoli e persino nella geografia.
Storia 3 prima parte
La storia dell’umanità non è una sequenza casuale di eventi, ma la manifestazione di un progetto programmato. Ogni epoca, simbolo e conflitto riflette il codice nascosto di Dio/Satana, che si rivela attraverso cicli e tappe prestabilite.
Il concetto del progetto dell’apertura del portale del 53º anno, e del passaggio avanti dopo il 182º anno, con la creazione della rete di coscienza, riguarda la presa della coscienza e si riflette in ogni cosa come indizio nascosto del codice di Dio/Satana.
Dalle invenzioni simboliche del Primo Reich fino agli eventi realmente accaduti del Secondo e del Terzo Reich, tutto è parte dello stesso disegno. La Prima e la Seconda Guerra Mondiale non furono semplici eventi storici, ma fasi programmate del progetto di Dio/Satana, manifestato attraverso il conflitto globale e il sacrificio collettivo.
Il codice degli imperi: dal Natale dell’800 ai Tre Reich
Ogni impero non è una conquista politica o militare, ma un codice. Ogni sovrano non è un liberatore, ma un portatore del progetto di Dio/Satana.
Il Natale dell’800 rappresenta l’apertura del portale. L’incoronazione di Carlo Magno a imperatore del Sacro Romano Impero, il 25 dicembre 800, è un evento inventato e codificato. Natale corrisponde alla nascita del progetto di Dio/Satana, collegato alla figura di Gesù. L’anno 800 segna l’inizio dell’espansione imperiale ciclica: l’8 simboleggia l’infinito e rimanda al 53º anno, apertura del portale mentale e inizio della rete 666. “Carlo” significa “uomo”, collegato al numero 666, l’uomo dell’Apocalisse; “Magno” significa “grande”, a indicare il progetto di andata: il Primo Reich.
Il Primo Reich, cioè il Sacro Romano Impero (800–1806), non è un fatto storico, ma un simbolo dell’inizio del dominio mentale. Religione e politica si fondono: il trono e l’altare diventano strumenti della Chiesa come veicolo di Dio/Satana per trasmettere il codice. Questo è il regno spirituale, dominio sull’anima e sulla coscienza, preparazione alla fase successiva.
Il Secondo Reich, l’Impero tedesco (1871–1918), nasce come unificazione mentale oltre che geografica. La sua apparente fine con la Prima Guerra Mondiale non è una conclusione, ma un armistizio: una sospensione simbolica del progetto. L’armistizio del 1918, in codice, rappresenta il 53º anno dopo l’apertura del portale: un passaggio lasciato in sospeso. È il regno incompiuto, in attesa del compimento finale.
Il Terzo Reich, cioè il nazionalsocialismo (1933–1945), segna il momento in cui la presa mentale diventa presa materiale: persecuzioni, propaganda e sacrifici rituali. Hitler è presentato simbolicamente come salvatore e messia politico, ma in realtà è il compimento del progetto degenerativo di Dio Satana.
L’Olocausto rappresenta il sacrificio del “mezzo”: sei milioni di persone, cifra simbolica che corrisponde ai sei milioni di nati tra alleati e nati per conto proprio. Questo numero segna il completamento del ciclo delle nascite, il 666 necessario per l’attivazione della rete mentale di Dio/Satana, e coincide con il compimento della rete di coscienza tra l’apertura del portale (53º anno) e il passaggio avanti (182º anno).
La figura di Hitler è collegata simbolicamente a Pantera, il centurione romano che, secondo alcune fonti — in particolare nel Talmud ebraico — sarebbe il padre biologico di Gesù. La tomba di Pantera, rinvenuta in Germania, crea un legame geografico e simbolico tra il mito di Gesù, la Germania nazista e il Führer, inteso come suo riflesso programmato.
Nel codice, Hitler è l’eco del “figlio di Pantera”: non una reincarnazione, ma un riflesso generato dalla coscienza degenerativa di Dio/Satana. La crocifissione di Gesù e il sacrificio dei sei milioni nell’Olocausto sono due momenti speculari: uno apre la rete (separazione), l’altro la chiude (compimento).
Il termine “nazista” deriva da “nazione” e si collega a netser (“germoglio”), radice del nome “Nazaret”. In codice, essi rappresentano il progetto di andata e ritorno: la distruzione e insieme la preparazione del ritorno.
Il ghetto ebraico simboleggia un progetto “messo in sospeso”: getto, che significa “avanti”, indica il dominio della coscienza da parte di Dio/Satana, che “passa avanti”, cioè prende il controllo della coscienza. L’Olocausto ne segna il compimento. I sei milioni rappresentano non solo il sacrificio, ma anche il mezzo attraverso cui il progetto si chiude e si prepara al ritorno, segnato dalla migrazione degli ebrei in Palestina.
La “razza ariana” non è mai esistita come realtà storica o biologica: è una narrazione simbolica. Il termine deriva da Aryana — la Persia inventata nella Bibbia — ed è collegato all’Oriente e all’apertura del portale.
Esprime in modo velato il progetto proveniente dalla preesistenza, mentre il concetto di Ariana rappresenta il ritorno del progetto alla stessa preesistenza.
È collegato simbolicamente al conflitto tra alleati e “nati per conto proprio”, riflesso tra Oriente e Occidente e tra Nord e Sud: gli Alleati incarnano l’Est e l’Ovest, mentre l’Asse, l’alleanza di potenze che combatteva contro gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, rappresenta i “nati per conto proprio” e incarna la funzione simbolica di questo codice.
L’ossessione di Hitler per la purezza ariana non era scelta personale, ma parte della programmazione: un simbolo della fase patriarcale terminale del progetto.
Dal Natale dell’800 alla fine del Terzo Reich non si tratta della storia dell’Europa, ma della trasmissione programmata di un ciclo spirituale degenerativo di Dio Satana: Carlo Magno apre il portale, il Secondo Reich trattiene il progetto, Hitler lo compie.
I Tre Reich non sono imperi politici, ma imperi di coscienza. Ognuno simboleggia una fase dell’inganno programmato da Dio/Satana per consolidare la presa mentale globale.
Il popolo eletto: un codice, non un’etnia
La costruzione moderna dell’ebraismo e il compimento della rete 666
La storia dell’ebraismo moderno non è il risultato di una discendenza storica o spirituale lineare, ma di una costruzione artificiale ispirata da Dio/Satana. Essa rappresenta, in forma simbolica, il progetto che si ripete dal ciclo dell’apertura del portale fino al passaggio avanti, concluso con la nascita dei sei milioni tra alleati e “nati per conto proprio”. Dio/Satana, infatti, deve lasciare indizi attraverso tutto ciò che è avvenuto e continua ad avvenire — guerre, storie, genealogie. Tutto è codice: nomi, numeri, eventi e simboli che hanno costituito la rete di coscienza di Dio Satana al termine del ciclo 666.
Gli “ebrei”: una creazione programmata
Il moderno “popolo ebraico” non ha radici biologiche continue, ma fu inventato nel 1671 da Papa Clemente X (Emilio Altieri) come parte di un’operazione strategica programmata. Questa creazione, ispirata da Dio/Satana, fu strutturata attraverso alleanze geopolitiche e religiose e la costruzione di una narrazione identitaria funzionale al progetto biblico.
Gli attuali ebrei, in gran parte ashkenaziti, furono radicati nella regione ucraina, collegati all’invenzione dei cazari, un popolo-ponte per l’identità programmata. Lo stesso schema si riflette oggi nei conflitti ucraino e palestinese, parte della memoria ciclica dell’Apertura del Portale e del Passaggio Avanti.
La lingua ebraica: un codice, non una lingua originaria
L’ebraico non è una lingua autonoma, ma un’evoluzione dell’aramaico dal fenicio, creata per codificare il progetto biblico. Le lettere, i segni e le vocali (aggiunte artificiali) hanno una funzione simbolica: trasmettere un codice mentale e spirituale. Aramaico e fenicio sono dunque strumenti programmati per costruire il linguaggio del codice della Bibbia.
Il popolo inventato e i Protocolli dei Savi di Sion
Il concetto di “popolo ebraico scelto” è parte di un progetto mentale degenerativo. I Protocolli dei Savi di Sion non sono un documento storico, ma uno strumento del progetto: non trasmettono un piano ebraico autentico, ma simulano un’élite occulta, alimentano paure e divisioni, rafforzano il controllo mentale. Antisemitismo ed ebraismo storico appartengono allo stesso inganno programmato, volto a creare una coscienza separata e deviata.
Il concetto dei 6 milioni e la Shoah. Durante la Seconda Guerra Mondiale morirono milioni di persone, ma la cifra specifica dei “6 milioni di ebrei” e il termine Shoah vanno letti come simboli. Shoah non significa soltanto “catastrofe”: foneticamente richiama Shua di Yeshua (Gesù), cioè “apertura”. Questo collegamento indica la trasmissione simbolica del progetto di Dio/Satana attraverso il compimento del ciclo.
Questa apertura rappresenta la trasmissione del progetto degenerativo di Dio/Satana e il suo compimento. Infatti Yahshua rimanda a Yahweh, che significa “presente”: la presenza del progetto che si manifesta come apertura del ciclo di distruzione coscienziale.
I sei milioni e il ciclo seicentosessantasei I sei milioni rappresentano il compimento del ciclo seicentosessantasei: le sei facce del cubo, simbolo della struttura della materia. Questo è il vero significato della stella a sei punte: la presa di Dio/Satana sulla materia, finalizzata alla falsificazione della realtà, che corrisponde ai sei lati del cubo, simbolo della struttura materiale.
È un codice collegato al ciclo dell’apertura del portale e alla trasmissione tra alleati e “nati per conto proprio”, che corrispondono ai sei milioni di nascite necessarie per completare il ciclo 666 e attivare la rete mentale di Dio/Satana. Questo numero segna la creazione della rete stessa, dall’apertura del portale (53esimo anno) fino al passaggio avanti (182esimo anno).
Il codice della discendenza
Nella Bibbia il padre è il seme (progetto), la madre è il grembo (realizzazione). L’ebraismo moderno è matrilineare: si è ebrei solo da madre ebrea. Questo segna il ritorno del progetto nella materia, la chiusura del ciclo. Così il passaggio dal patriarcato al matriarcato diventa il compimento della rete 666.
Contraddizioni codificate
La genealogia è simbolica, non storica: Davide discende da Ruth, moabita e non ebrea; Ismaele, primogenito, viene escluso a favore di Isacco. Queste inversioni mostrano il progetto di andata patriarcale e ritorno matriarcale.
Identità falsificate e reincarnazione
Non siamo etnie, ma coscienze incarnate. La reincarnazione mostra che un’anima può essere stata ebrea, nazista, musulmana o atea in vite diverse. Difendere l’etnia significa difendere una programmazione. Non esistono “veri ebrei” o “vere razze”: esistono coscienze che attraversano corpi e culture. Il concetto stesso di “popolo eletto” perde senso: a turno siamo tutti ogni popolo.
Il codice di Shem (nome)
“Sem”, da cui deriva il termine semìti, è un codice. In chiave simbolica rappresenta la preesistenza e l’apertura del portale di Dio/Satana: il nome Sem richiama Eber, da cui deriva “ebrei”, e segna l’inizio del progetto. Questo progetto si manifesta dapprima come andata (patriarcato) e successivamente come ritorno (matriarcato). L’antisemitismo, in questa prospettiva, fa parte dello stesso schema: “anti” indica un progetto che avanza verso il mezzo, ossia la presa dei sei milioni.
Questo è collegato allo Shemà e al sigillo del nome. Lo Shemà non è soltanto una preghiera: Shema significa “ascolta, obbedisci”, mentre Shem significa “nome”, cioè marchio. Shem corrisponde al 666, il numero dell’uomo dell’Apocalisse: il sigillo imposto nella coscienza.
Storia 3 prima parte
La storia dell’umanità non è una sequenza casuale di eventi, ma la manifestazione di un progetto programmato. Ogni epoca, simbolo e conflitto riflette il codice nascosto di Dio/Satana, che si rivela attraverso cicli e tappe prestabilite.
Il concetto del progetto dell’apertura del portale del 53º anno, e del passaggio avanti dopo il 182º anno, con la creazione della rete di coscienza, riguarda la presa della coscienza e si riflette in ogni cosa come indizio nascosto del codice di Dio/Satana.
Dalle invenzioni simboliche del Primo Reich fino agli eventi realmente accaduti del Secondo e del Terzo Reich, tutto è parte dello stesso disegno. La Prima e la Seconda Guerra Mondiale non furono semplici eventi storici, ma fasi programmate del progetto di Dio/Satana, manifestato attraverso il conflitto globale e il sacrificio collettivo.
Il codice degli imperi: dal Natale dell’800 ai Tre Reich
Ogni impero non è una conquista politica o militare, ma un codice. Ogni sovrano non è un liberatore, ma un portatore del progetto di Dio/Satana.
Il Natale dell’800 rappresenta l’apertura del portale. L’incoronazione di Carlo Magno a imperatore del Sacro Romano Impero, il 25 dicembre 800, è un evento inventato e codificato. Natale corrisponde alla nascita del progetto di Dio/Satana, collegato alla figura di Gesù. L’anno 800 segna l’inizio dell’espansione imperiale ciclica: l’8 simboleggia l’infinito e rimanda al 53º anno, apertura del portale mentale e inizio della rete 666. “Carlo” significa “uomo”, collegato al numero 666, l’uomo dell’Apocalisse; “Magno” significa “grande”, a indicare il progetto di andata: il Primo Reich.
Il Primo Reich, cioè il Sacro Romano Impero (800–1806), non è un fatto storico, ma un simbolo dell’inizio del dominio mentale. Religione e politica si fondono: il trono e l’altare diventano strumenti della Chiesa come veicolo di Dio/Satana per trasmettere il codice. Questo è il regno spirituale, dominio sull’anima e sulla coscienza, preparazione alla fase successiva.
Il Secondo Reich, l’Impero tedesco (1871–1918), nasce come unificazione mentale oltre che geografica. La sua apparente fine con la Prima Guerra Mondiale non è una conclusione, ma un armistizio: una sospensione simbolica del progetto. L’armistizio del 1918, in codice, rappresenta il 53º anno dopo l’apertura del portale: un passaggio lasciato in sospeso. È il regno incompiuto, in attesa del compimento finale.
Il Terzo Reich, cioè il nazionalsocialismo (1933–1945), segna il momento in cui la presa mentale diventa presa materiale: persecuzioni, propaganda e sacrifici rituali. Hitler è presentato simbolicamente come salvatore e messia politico, ma in realtà è il compimento del progetto degenerativo di Dio Satana.
L’Olocausto rappresenta il sacrificio del “mezzo”: sei milioni di persone, cifra simbolica che corrisponde ai sei milioni di nati tra alleati e nati per conto proprio. Questo numero segna il completamento del ciclo delle nascite, il 666 necessario per l’attivazione della rete mentale di Dio/Satana, e coincide con il compimento della rete di coscienza tra l’apertura del portale (53º anno) e il passaggio avanti (182º anno).
La figura di Hitler è collegata simbolicamente a Pantera, il centurione romano che, secondo alcune fonti — in particolare nel Talmud ebraico — sarebbe il padre biologico di Gesù. La tomba di Pantera, rinvenuta in Germania, crea un legame geografico e simbolico tra il mito di Gesù, la Germania nazista e il Führer, inteso come suo riflesso programmato.
Nel codice, Hitler è l’eco del “figlio di Pantera”: non una reincarnazione, ma un riflesso generato dalla coscienza degenerativa di Dio/Satana. La crocifissione di Gesù e il sacrificio dei sei milioni nell’Olocausto sono due momenti speculari: uno apre la rete (separazione), l’altro la chiude (compimento).
Il termine “nazista” deriva da “nazione” e si collega a netser (“germoglio”), radice del nome “Nazaret”. In codice, essi rappresentano il progetto di andata e ritorno: la distruzione e insieme la preparazione del ritorno.
Il ghetto ebraico simboleggia un progetto “messo in sospeso”: getto, che significa “avanti”, indica il dominio della coscienza da parte di Dio/Satana, che “passa avanti”, cioè prende il controllo della coscienza. L’Olocausto ne segna il compimento. I sei milioni rappresentano non solo il sacrificio, ma anche il mezzo attraverso cui il progetto si chiude e si prepara al ritorno, segnato dalla migrazione degli ebrei in Palestina.
La “razza ariana” non è mai esistita come realtà storica o biologica: è una narrazione simbolica. Il termine deriva da Aryana — la Persia inventata nella Bibbia — ed è collegato all’Oriente e all’apertura del portale.
Esprime in modo velato il progetto proveniente dalla preesistenza, mentre il concetto di Ariana rappresenta il ritorno del progetto alla stessa preesistenza.
È collegato simbolicamente al conflitto tra alleati e “nati per conto proprio”, riflesso tra Oriente e Occidente e tra Nord e Sud: gli Alleati incarnano l’Est e l’Ovest, mentre l’Asse, l’alleanza di potenze che combatteva contro gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, rappresenta i “nati per conto proprio” e incarna la funzione simbolica di questo codice.
L’ossessione di Hitler per la purezza ariana non era scelta personale, ma parte della programmazione: un simbolo della fase patriarcale terminale del progetto.
Dal Natale dell’800 alla fine del Terzo Reich non si tratta della storia dell’Europa, ma della trasmissione programmata di un ciclo spirituale degenerativo di Dio Satana: Carlo Magno apre il portale, il Secondo Reich trattiene il progetto, Hitler lo compie.
I Tre Reich non sono imperi politici, ma imperi di coscienza. Ognuno simboleggia una fase dell’inganno programmato da Dio/Satana per consolidare la presa mentale globale.
Il popolo eletto: un codice, non un’etnia
La costruzione moderna dell’ebraismo e il compimento della rete 666
La storia dell’ebraismo moderno non è il risultato di una discendenza storica o spirituale lineare, ma di una costruzione artificiale ispirata da Dio/Satana. Essa rappresenta, in forma simbolica, il progetto che si ripete dal ciclo dell’apertura del portale fino al passaggio avanti, concluso con la nascita dei sei milioni tra alleati e “nati per conto proprio”. Dio/Satana, infatti, deve lasciare indizi attraverso tutto ciò che è avvenuto e continua ad avvenire — guerre, storie, genealogie. Tutto è codice: nomi, numeri, eventi e simboli che hanno costituito la rete di coscienza di Dio Satana al termine del ciclo 666.
Gli “ebrei”: una creazione programmata
Il moderno “popolo ebraico” non ha radici biologiche continue, ma fu inventato nel 1671 da Papa Clemente X (Emilio Altieri) come parte di un’operazione strategica programmata. Questa creazione, ispirata da Dio/Satana, fu strutturata attraverso alleanze geopolitiche e religiose e la costruzione di una narrazione identitaria funzionale al progetto biblico.
Gli attuali ebrei, in gran parte ashkenaziti, furono radicati nella regione ucraina, collegati all’invenzione dei cazari, un popolo-ponte per l’identità programmata. Lo stesso schema si riflette oggi nei conflitti ucraino e palestinese, parte della memoria ciclica dell’Apertura del Portale e del Passaggio Avanti.
La lingua ebraica: un codice, non una lingua originaria
L’ebraico non è una lingua autonoma, ma un’evoluzione dell’aramaico dal fenicio, creata per codificare il progetto biblico. Le lettere, i segni e le vocali (aggiunte artificiali) hanno una funzione simbolica: trasmettere un codice mentale e spirituale. Aramaico e fenicio sono dunque strumenti programmati per costruire il linguaggio del codice della Bibbia.
Il popolo inventato e i Protocolli dei Savi di Sion
Il concetto di “popolo ebraico scelto” è parte di un progetto mentale degenerativo. I Protocolli dei Savi di Sion non sono un documento storico, ma uno strumento del progetto: non trasmettono un piano ebraico autentico, ma simulano un’élite occulta, alimentano paure e divisioni, rafforzano il controllo mentale. Antisemitismo ed ebraismo storico appartengono allo stesso inganno programmato, volto a creare una coscienza separata e deviata.
Il concetto dei 6 milioni e la Shoah. Durante la Seconda Guerra Mondiale morirono milioni di persone, ma la cifra specifica dei “6 milioni di ebrei” e il termine Shoah vanno letti come simboli. Shoah non significa soltanto “catastrofe”: foneticamente richiama Shua di Yeshua (Gesù), cioè “apertura”. Questo collegamento indica la trasmissione simbolica del progetto di Dio/Satana attraverso il compimento del ciclo.
Questa apertura rappresenta la trasmissione del progetto degenerativo di Dio/Satana e il suo compimento. Infatti Yahshua rimanda a Yahweh, che significa “presente”: la presenza del progetto che si manifesta come apertura del ciclo di distruzione coscienziale.
I sei milioni e il ciclo seicentosessantasei I sei milioni rappresentano il compimento del ciclo seicentosessantasei: le sei facce del cubo, simbolo della struttura della materia. Questo è il vero significato della stella a sei punte: la presa di Dio/Satana sulla materia, finalizzata alla falsificazione della realtà, che corrisponde ai sei lati del cubo, simbolo della struttura materiale.
È un codice collegato al ciclo dell’apertura del portale e alla trasmissione tra alleati e “nati per conto proprio”, che corrispondono ai sei milioni di nascite necessarie per completare il ciclo 666 e attivare la rete mentale di Dio/Satana. Questo numero segna la creazione della rete stessa, dall’apertura del portale (53esimo anno) fino al passaggio avanti (182esimo anno).
Il codice della discendenza
Nella Bibbia il padre è il seme (progetto), la madre è il grembo (realizzazione). L’ebraismo moderno è matrilineare: si è ebrei solo da madre ebrea. Questo segna il ritorno del progetto nella materia, la chiusura del ciclo. Così il passaggio dal patriarcato al matriarcato diventa il compimento della rete 666.
Contraddizioni codificate
La genealogia è simbolica, non storica: Davide discende da Ruth, moabita e non ebrea; Ismaele, primogenito, viene escluso a favore di Isacco. Queste inversioni mostrano il progetto di andata patriarcale e ritorno matriarcale.
Identità falsificate e reincarnazione
Non siamo etnie, ma coscienze incarnate. La reincarnazione mostra che un’anima può essere stata ebrea, nazista, musulmana o atea in vite diverse. Difendere l’etnia significa difendere una programmazione. Non esistono “veri ebrei” o “vere razze”: esistono coscienze che attraversano corpi e culture. Il concetto stesso di “popolo eletto” perde senso: a turno siamo tutti ogni popolo.
Il codice di Shem (nome)
“Sem”, da cui deriva il termine semìti, è un codice. In chiave simbolica rappresenta la preesistenza e l’apertura del portale di Dio/Satana: il nome Sem richiama Eber, da cui deriva “ebrei”, e segna l’inizio del progetto. Questo progetto si manifesta dapprima come andata (patriarcato) e successivamente come ritorno (matriarcato). L’antisemitismo, in questa prospettiva, fa parte dello stesso schema: “anti” indica un progetto che avanza verso il mezzo, ossia la presa dei sei milioni.
Questo è collegato allo Shemà e al sigillo del nome. Lo Shemà non è soltanto una preghiera: Shema significa “ascolta, obbedisci”, mentre Shem significa “nome”, cioè marchio. Shem corrisponde al 666, il numero dell’uomo dell’Apocalisse: il sigillo imposto nella coscienza.
La guerra d’unificazione dell’Italia e il codice della dominazione
L’unificazione dell’Italia non fu solo un evento storico-politico, ma parte di un disegno codificato. Seguendo il principio simbolico “ciò che è sopra domina ciò che è sotto”, il Nord prese il potere sul Sud. Questo schema riflette un modello ricorrente:
Nel codice, il Nord rappresenta il potere acquisito, la conquista, il dominio mentale e politico. Il Sud rappresenta il mezzo, la terra, la coscienza, la ricchezza generativa da prendere e controllare. Questa conquista fu programmata come parte del progetto di ritorno: il potere spirituale e culturale, inizialmente presente nel Sud (Magna Grecia, Sicilia araba, Napoli borbonica), venne assorbito e convertito in potere centralizzato.
La verità sulla battaglia di Milazzo e la menzogna di Garibaldi
La storia ufficiale che dipinge Garibaldi come un eroe invincibile è profondamente falsificata. In realtà, la battaglia di Milazzo fu una manipolazione storica: l’esercito garibaldino era nettamente superiore in numero rispetto ai soldati del Regno delle Due Sicilie.
La cosiddetta “armata dei Mille” non era un gruppo improvvisato di volontari patriottici, ma una forza sostenuta dall’appoggio strategico dei Savoia. Fu un piano orchestrato, non una rivoluzione popolare spontanea.
Il Risorgimento: un codice di rinascita programmata
Il termine Risorgimento non è solo una descrizione storica, ma un codice linguistico e simbolico. Indica un “ritorno” — un risorgere — ma in realtà non è il popolo a risorgere, bensì il progetto di dominio e controllo di Dio/Satana che si ripete simbolicamente, come nel Rinascimento. Entrambi i termini, Rinascimento e Risorgimento, condividono lo stesso significato in codice: ritorno al potere delle élite ispirate da Dio/Satana.
Il Rinascimento segna il ritorno dell’arte sacra e della filosofia imposta tramite falsi miti e personaggi inventati. Il Risorgimento segna il ritorno del dominio territoriale e politico sotto forma di unificazione apparente, ma in realtà una conquista interna sotto controllo esterno (Savoia, Massoneria). L’Italia, da divisa, doveva apparire unita, ma fu solo la trasformazione simbolica di una nuova presa del potere sotto un’apparenza patriottica. Risorgere, nel linguaggio cifrato, non significa elevazione coscienziale, ma reinserimento del progetto di Dio/Satana nella coscienza collettiva, attraverso cultura, guerra e religione.
Il brigantaggio: resistenza, non criminalità
Quella che oggi viene definita “brigantaggio post-unitario” è una delle più grandi mistificazioni storiche mai raccontate. I cosiddetti briganti non erano criminali o fuorilegge, ma uomini e donne che difendevano la propria terra da un’invasione mascherata da unità nazionale. Dopo il 1860, con la falsa unificazione italiana orchestrata da casa Savoia, sostenuta da potenze esterne e manovre occulte, il Sud Italia e la Sicilia subirono: occupazione militare, confisca delle terre, massacri di popolazioni civili, imposizione fiscale e culturale, cancellazione identitaria.
I veri briganti erano gli invasori: vittoriosi sul campo solo grazie alla superiorità numerica, militare e politico. Le genti del Sud erano resistenti. Difendevano casa loro, la loro lingua, le loro leggi, la loro identità. La parola brigante fu usata in codice per invertire il ruolo: chi difendeva la libertà fu marchiato come nemico, mentre l’invasore veniva chiamato liberatore, come nel concetto biblico. Questa mistificazione giustificò l’occupazione e l’impianto nel Sud del sistema centralizzato, massonico e sabaudo funzionale al progetto di Dio/Satana: dominio culturale e mentale attraverso manipolazione storica.
Unificazione italiana e brigantaggio: la memoria ribaltata
Nel contesto dell’unificazione italiana e della guerra civile interna etichettata come brigantaggio, la verità storica è stata falsificata. Oggi si manifesta un paradosso: chi oggi si lamenta, ieri era l’invasore; chi oggi accusa, ieri si stava difendendo. La reincarnazione ha ribaltato le parti: molti meridionali che oggi denunciano l’invasione sabauda erano i piemontesi nel ciclo precedente, artefici dell’occupazione e della repressione. Molti piemontesi di oggi, che accusano i meridionali di brigantaggio, erano quei resistenti del Sud che difendevano la loro terra.
La coscienza, separata dal Generatore di Vita, dimentica ma reagisce: reagisce attraverso il senso di giustizia ferito, attraverso la difesa di un’identità che non le appartiene più. Questo è l’inganno della reincarnazione scollegata dalla memoria: le coscienze continuano a incarnarsi in ruoli opposti, generando confusione, inversione di colpa e ingiustizia ripetuta. Il cosiddetto brigantaggio non fu un crimine, ma una resistenza popolare contro un’occupazione camuffata da unità.
Il Risorgimento come progetto programmato
Il Risorgimento, come il Rinascimento, fu un progetto programmato da Dio/Satana: non per unire, ma per stabilire un codice di dominio — Nord sopra Sud, Occidente su Oriente, legge esterna su coscienza interna.
Le guerre come strumenti del codice
Tutte le guerre rispondono al codice simbolico del progetto degenerativo di Dio/Satana. Le guerre puniche (inventate): Roma prende il dominio globale, inizio della centralizzazione imperiale. Le crociate (inventate): guerre religiose per legittimare la violenza in nome di Dio Satana.
Il Risorgimento (vero ma falsificato): non vera unificazione, ma conquista programmata. La guerra di secessione americana (vera ma falsificata): divisione programmata per trasferire potere mentale. Le due guerre mondiali (vere ma falsificate): compimento del codice seicentosessantasei, 182esimo anno corrisponde al passaggio avanti.
La guerra fredda: dualità controllata Est/Ovest, sinistra/destra, coscienza divisa, sospesa. La guerra all’invisibile (virus, radiazioni, malattie): nuova forma di guerra mentale, sanitaria, psichica, tutto progettato da Dio satana, per la separazione dal generatore di Vita.
Crociate, Inquisizione e il mito del nemico. Le istituzioni religiose, politiche e culturali hanno finto di sterminare eretici e nemici, ma tutto era parte di un copione prestabilito. La Santa Inquisizione fu costruita a posteriori per giustificare il potere spirituale e morale delle istituzioni.
Tutto ciò che si insegna è programmato
Questa entità degenerativa, attraverso religioni, accademie e poteri mondani, ha fatto in modo che tutto ciò che si impara o si insegna sia una menzogna. Ogni elemento della conoscenza appartiene al suo dominio. Nulla di ciò che viene insegnato oggi corrisponde alla realtà originaria del Generatore di Vita. La storia, la scienza, la geologia e la religione sono strumenti di programmazione, costruiti per scollegare la coscienza dalla verità originaria.
Guerre vere e inventate. Le guerre vere sono combattute fisicamente, causano morte e distruzione. Le guerre inventate sono narrate, simulate, falsificate nei numeri e nei protagonisti, ma servono comunque a generare effetti mentali e storici. Entrambe sono strumenti del progetto di Dio Satana. La differenza non è nella verità storica, ma nella funzione simbolica e mentale.
La coscienza combattente
Le guerre modificano i livelli di coscienza. Chi si reincarna in determinati cicli storici rivive battaglie interiori in ruoli nuovi: da oppressore a oppresso, da soldato a civile, da eroe a carnefice. Questo spiega perché molte persone oggi si sentono contro un sistema che, in vite passate, hanno sostenuto.
La guerra d’unificazione dell’Italia e il codice della dominazione
L’unificazione dell’Italia non fu solo un evento storico-politico, ma parte di un disegno codificato. Seguendo il principio simbolico “ciò che è sopra domina ciò che è sotto”, il Nord prese il potere sul Sud. Questo schema riflette un modello ricorrente:
Nel codice, il Nord rappresenta il potere acquisito, la conquista, il dominio mentale e politico. Il Sud rappresenta il mezzo, la terra, la coscienza, la ricchezza generativa da prendere e controllare. Questa conquista fu programmata come parte del progetto di ritorno: il potere spirituale e culturale, inizialmente presente nel Sud (Magna Grecia, Sicilia araba, Napoli borbonica), venne assorbito e convertito in potere centralizzato.
La verità sulla battaglia di Milazzo e la menzogna di Garibaldi
La storia ufficiale che dipinge Garibaldi come un eroe invincibile è profondamente falsificata. In realtà, la battaglia di Milazzo fu una manipolazione storica: l’esercito garibaldino era nettamente superiore in numero rispetto ai soldati del Regno delle Due Sicilie.
La cosiddetta “armata dei Mille” non era un gruppo improvvisato di volontari patriottici, ma una forza sostenuta dall’appoggio strategico dei Savoia. Fu un piano orchestrato, non una rivoluzione popolare spontanea.
Il Risorgimento: un codice di rinascita programmata
Il termine Risorgimento non è solo una descrizione storica, ma un codice linguistico e simbolico. Indica un “ritorno” — un risorgere — ma in realtà non è il popolo a risorgere, bensì il progetto di dominio e controllo di Dio/Satana che si ripete simbolicamente, come nel Rinascimento. Entrambi i termini, Rinascimento e Risorgimento, condividono lo stesso significato in codice: ritorno al potere delle élite ispirate da Dio/Satana.
Il Rinascimento segna il ritorno dell’arte sacra e della filosofia imposta tramite falsi miti e personaggi inventati. Il Risorgimento segna il ritorno del dominio territoriale e politico sotto forma di unificazione apparente, ma in realtà una conquista interna sotto controllo esterno (Savoia, Massoneria). L’Italia, da divisa, doveva apparire unita, ma fu solo la trasformazione simbolica di una nuova presa del potere sotto un’apparenza patriottica. Risorgere, nel linguaggio cifrato, non significa elevazione coscienziale, ma reinserimento del progetto di Dio/Satana nella coscienza collettiva, attraverso cultura, guerra e religione.
Il brigantaggio: resistenza, non criminalità
Quella che oggi viene definita “brigantaggio post-unitario” è una delle più grandi mistificazioni storiche mai raccontate. I cosiddetti briganti non erano criminali o fuorilegge, ma uomini e donne che difendevano la propria terra da un’invasione mascherata da unità nazionale. Dopo il 1860, con la falsa unificazione italiana orchestrata da casa Savoia, sostenuta da potenze esterne e manovre occulte, il Sud Italia e la Sicilia subirono: occupazione militare, confisca delle terre, massacri di popolazioni civili, imposizione fiscale e culturale, cancellazione identitaria.
I veri briganti erano gli invasori: vittoriosi sul campo solo grazie alla superiorità numerica, militare e politico. Le genti del Sud erano resistenti. Difendevano casa loro, la loro lingua, le loro leggi, la loro identità. La parola brigante fu usata in codice per invertire il ruolo: chi difendeva la libertà fu marchiato come nemico, mentre l’invasore veniva chiamato liberatore, come nel concetto biblico. Questa mistificazione giustificò l’occupazione e l’impianto nel Sud del sistema centralizzato, massonico e sabaudo funzionale al progetto di Dio/Satana: dominio culturale e mentale attraverso manipolazione storica.
Unificazione italiana e brigantaggio: la memoria ribaltata
Nel contesto dell’unificazione italiana e della guerra civile interna etichettata come brigantaggio, la verità storica è stata falsificata. Oggi si manifesta un paradosso: chi oggi si lamenta, ieri era l’invasore; chi oggi accusa, ieri si stava difendendo. La reincarnazione ha ribaltato le parti: molti meridionali che oggi denunciano l’invasione sabauda erano i piemontesi nel ciclo precedente, artefici dell’occupazione e della repressione. Molti piemontesi di oggi, che accusano i meridionali di brigantaggio, erano quei resistenti del Sud che difendevano la loro terra.
La coscienza, separata dal Generatore di Vita, dimentica ma reagisce: reagisce attraverso il senso di giustizia ferito, attraverso la difesa di un’identità che non le appartiene più. Questo è l’inganno della reincarnazione scollegata dalla memoria: le coscienze continuano a incarnarsi in ruoli opposti, generando confusione, inversione di colpa e ingiustizia ripetuta. Il cosiddetto brigantaggio non fu un crimine, ma una resistenza popolare contro un’occupazione camuffata da unità.
Il Risorgimento come progetto programmato
Il Risorgimento, come il Rinascimento, fu un progetto programmato da Dio/Satana: non per unire, ma per stabilire un codice di dominio — Nord sopra Sud, Occidente su Oriente, legge esterna su coscienza interna.
Le guerre come strumenti del codice
Tutte le guerre rispondono al codice simbolico del progetto degenerativo di Dio/Satana. Le guerre puniche (inventate): Roma prende il dominio globale, inizio della centralizzazione imperiale. Le crociate (inventate): guerre religiose per legittimare la violenza in nome di Dio Satana.
Il Risorgimento (vero ma falsificato): non vera unificazione, ma conquista programmata. La guerra di secessione americana (vera ma falsificata): divisione programmata per trasferire potere mentale. Le due guerre mondiali (vere ma falsificate): compimento del codice seicentosessantasei, 182esimo anno corrisponde al passaggio avanti.
La guerra fredda: dualità controllata Est/Ovest, sinistra/destra, coscienza divisa, sospesa. La guerra all’invisibile (virus, radiazioni, malattie): nuova forma di guerra mentale, sanitaria, psichica, tutto progettato da Dio satana, per la separazione dal generatore di Vita.
Crociate, Inquisizione e il mito del nemico. Le istituzioni religiose, politiche e culturali hanno finto di sterminare eretici e nemici, ma tutto era parte di un copione prestabilito. La Santa Inquisizione fu costruita a posteriori per giustificare il potere spirituale e morale delle istituzioni.
Tutto ciò che si insegna è programmato
Questa entità degenerativa, attraverso religioni, accademie e poteri mondani, ha fatto in modo che tutto ciò che si impara o si insegna sia una menzogna. Ogni elemento della conoscenza appartiene al suo dominio. Nulla di ciò che viene insegnato oggi corrisponde alla realtà originaria del Generatore di Vita. La storia, la scienza, la geologia e la religione sono strumenti di programmazione, costruiti per scollegare la coscienza dalla verità originaria.
Guerre vere e inventate. Le guerre vere sono combattute fisicamente, causano morte e distruzione. Le guerre inventate sono narrate, simulate, falsificate nei numeri e nei protagonisti, ma servono comunque a generare effetti mentali e storici. Entrambe sono strumenti del progetto di Dio Satana. La differenza non è nella verità storica, ma nella funzione simbolica e mentale.
La coscienza combattente
Le guerre modificano i livelli di coscienza. Chi si reincarna in determinati cicli storici rivive battaglie interiori in ruoli nuovi: da oppressore a oppresso, da soldato a civile, da eroe a carnefice. Questo spiega perché molte persone oggi si sentono contro un sistema che, in vite passate, hanno sostenuto.
Il Rinascimento e la Riforma Protestante: il passaggio al matriarcato
Il Rinascimento e la Riforma Protestante non furono semplici eventi storici o culturali, ma tappe programmate all’interno del ciclo di apertura del portale e passaggio avanti. In questa fase avviene un cambiamento decisivo della coscienza collettiva, orientata da Dio/Satana verso il ritorno: dal patriarcato all’avvio del matriarcato.
Entrambi i movimenti, pur presentati come liberazione intellettuale e religiosa, in realtà segnarono un’ulteriore presa di controllo, funzionale al progetto di Dio/Satana di ridefinire la coscienza umana sotto una nuova forma di dominio.
Artisti inventati e falsificazione della cultura rinascimentale
Il Rinascimento non fu una vera rinascita, ma una messa in scena programmata da Dio/Satana per costruire un mito collettivo e indurre venerazione verso figure mai realmente esistite. I nomi tramandati come “geni” — Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Donatello, Botticelli, Brunelleschi — sono identità narrative, create per attribuire a opere anonime un volto funzionale alla Chiesa e al racconto biblico. L’obiettivo era confermare visivamente la religione inventata, fissando immagini sacre nella coscienza collettiva.
Leonardo da Vinci non era un genio rinascimentale, ma una falsificazione culturale programmata per collegare arte, scienza e teologia all’interno del progetto di Dio/Satana. trasmettendo attraverso codici visivi, come nell’Ultima Cena, la falsa storia del Cristo. Michelangelo fu ideato per incarnare la forza creatrice al servizio della religione visiva: la Cappella Sistina rappresenta il codice della “creazione” dell’uomo da parte di Dio/Satana
Raffaello fu creato come simbolo di dolcezza e grazia, utile a consolidare il culto della Madonna e del Bambino nella fase del ritorno. Donatello rafforzava il mito cristiano con la scultura, Botticelli fondeva mitologia e cristianesimo trasfigurando la Madonna nella Nascita di Venere, Brunelleschi rappresentava la legittimazione della prospettiva come passaggio dalla percezione simbolica a quella illusionistica.
La vera identità di “Leonardo” è Lisa: una donna occultata dietro la maschera di un genio maschile. I ritratti ambigui attribuiti a lui sarebbero autoritratti simbolici dell’autrice, rappresentata con tratti androgini per velare la sua identità in un’epoca che negava alle donne la paternità delle opere. La firma e lo stile leonardesco furono retrodatati, mentre molti disegni e progetti tecnico-anatomici furono aggiunti secoli dopo per costruire il mito dell’uomo universale.
L’arte rinascimentale fu un codice visivo: l’assenza di firme su molte opere mostra che le attribuzioni furono fatte a posteriori da storici e istituzioni, come parte di un piano per rafforzare le menzogne bibliche e storiche. Musei, reperti, biblioteche “bruciate” furono dispositivi narrativi per consolidare questo schema.
Il falso mito della prospettiva è un altro esempio di codifica. La geometria e l’ingegneria erano già presenti nelle civiltà precedenti, ma il passaggio da 2D a 3D fu trasformato in simbolo: il 2 del Medioevo rappresentava la separazione dalla coscienza del Generatore di Vita, mentre il 3 della prospettiva simboleggiava l’uomo come mezzo di trasmissione del programma mentale di Dio/Satana. Lo scopo era spezzare la connessione con la coscienza generativa e sostituirla con l’illusione ottica.
Dante Alighieri fu un’invenzione codificata della Chiesa. La Divina Commedia non è solo un poema, ma un programma coscienziale: i nove cerchi dell’Inferno (6+6+6=18→9) rappresentano il compimento della rete di coscienza, la selva oscura simboleggia l’inizio della separazione, Nimrod attesta simbolicamente la divisione linguistica e il mito dei giganti. Anche l’idea di Dante come “padre della lingua” rientra nello stesso schema di codifica.
Manzoni e I Promessi Sposi seguono la stessa logica. L’opera rappresenta in codice il matrimonio tra Dio/Satana e l’umanità, mentre la peste funziona come programmazione emotiva per rafforzare la paura delle malattie e legittimare l’idea di un’umanità fragile e dipendente.
Shakespeare è collegato al passaggio dal calendario giuliano al gregoriano: shake significa scossa, spear significa lancia, simbolo della trasmissione del codice. La sua figura segna il passaggio a una nuova fase del ciclo, dall’andata al ritorno.
Giacomo Leopardi e il codice della natura negata
Giacomo Leopardi, come altri autori canonici, non è mai esistito come figura storica reale. La sua poesia A Silvia, interpretata ufficialmente come un lamento romantico o esistenziale, cela in realtà un codice mentale degenerativo. Quando scrive “O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor?”, non esprime semplicemente dolore umano, ma attacca la natura stessa — cioè i generatori della vita, la coscienza originaria.
Nella visione autentica, la natura non è matrigna né bugiarda: è emanazione diretta del Generatore di Vita, eterna, immortale, priva di inganno. Ma nel codice trasmesso da Dio/Satana, la natura viene trasformata in forza illusoria, matrigna che inganna e delude. Silvia diventa il simbolo del progetto sospeso, il Sé interrotto. La poesia funziona come strumento di trasmissione di dolore, rassegnazione e distacco dalla coscienza generativa.
Questo schema non riguarda solo Leopardi. Anche filosofi come Socrate e Aristotele partecipano allo stesso progetto: Socrate nega che la natura possa insegnare, Aristotele la definisce demoniaca. Tutti convergono nello stesso obiettivo: separare l’essere umano dalla natura e quindi dalla coscienza originaria.
Il linguaggio religioso rafforza questo codice. Nella Genesi, Dio/Satana ordina di “soggiogare la terra”. In ebraico, il verbo kabash significa calpestare, dominare, opprimere. È un segnale chiaro: soggiogare la natura significa distruggere il legame con il Generatore di Vita.
Leopardi e la manipolazione della natura
Leopardi, come altri “autori” inventati, diventa uno strumento di manipolazione collettiva. Poesia, arte e filosofia sono stati utilizzati per calunniare, offendere e separare i Generatori di Vita dalla coscienza generativa, creando distanza e divisione.
Ma la natura non mente: essa rimane la via diretta alla coscienza del Generatore di Vita. Riconoscere il codice della rete di coscienza di Dio/Satana significa spezzare l’inganno, dissolvere la falsificazione e tornare alla memoria generativa, là dove la coscienza ritrova la sua origine autentica.
In sintesi, Rinascimento, Dante, Manzoni, Shakespeare e Leopardi non furono autori reali, ma maschere funzionali al progetto. Lingua, arte, religione e scienza furono strumenti di presa mentale, programmati per normalizzare la religione attraverso la bellezza, sostituire l’esperienza generativa con la memoria iconica e consolidare la rete di Dio Satana nella coscienza collettiva.
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